Festeggiare l’eredità di Mandela in Danimarca

Poche persone hanno lasciato un segno così profondo e positivo nel mondo, da meritare di essere festeggiate e onorate molto tempo dopo la loro dipartita. Nelson Mandela è uno di questi.
In riconoscimento dei suoi straordinari successi nel campo dei diritti umani, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha dichiarato il 18 luglio la Giornata Internazionale di Nelson Mandela. In questa occasione, l’ONU invita le persone di tutto il mondo ad agire e a ispirare il cambiamento nelle loro comunità, proprio come fece Mandela.
E Gioventù per i Diritti Umani ha risposto alla chiamata organizzando un evento creativo nel cuore di Copenaghen, e facendo sì che la comunità esercitasse la propria libertà di espressione attraverso la musica, la pittura e altre idee artistiche, intorno al tema dei diritti umani.
I volontari hanno condiviso con il pubblico i materiali didattici di Gioventù per i Diritti Umani Internazionale, per sensibilizzare sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, dall’Articolo 1, “Siamo Tutti Nati Liberi ed Uguali”, all’Articolo 30, “Nessuno Può Toglierti i Tuoi Diritti Umani”.

Per sostenere la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del dicembre 2011, che invita gli Stati membri ad “attuare l’istruzione e l’addestramento per i diritti umani, ad esempio attraverso la sua integrazione nei programmi scolastici e formativi”, Gioventù per i Diritti Umani Danimarca ha invitato i passanti a firmare una petizione per rendere l’istruzione per i diritti umani una realtà e per avvicinarsi a uno dei sogni di Mandela, presentato all’Assemblea Generale delle Nazioni il 21 settembre 1998:
“Continuerò a nutrire la speranza che nel mio paese e nella mia regione, nel mio Continente e nel mondo, sia emersa una schiera di leader che non permetta ad alcuno di vedersi negata la propria libertà, come accaduto a noi; che non permetta ad alcuno di diventare un rifugiato, come accaduto a noi; che non permetta ad alcuno di venire condannata alla fame, come accaduto a noi; che non permetta ad alcuno di venire privato della propria dignità umana, come accaduto a noi.”